Come tra i FLUTTI
(Aporia)
Più è libera la barca?...
o l'aria che la spinge?...
La vela, con destrezza, la s'inclina;
ma il vento?...Si piegasse! Si subisce.
Però -- tornando a questo mio breve scritto, COME TRA I FLUTTI, che non a caso ha come sottotitolo "aporia" -- il dilemma filosofico che solleva è di quelli che restano sempre più o meno irrisolti: di fronte a certe avversità della vita, basta di per sé il libero arbitrio dell'Uomo a contrastare efficacemente l'arbitrio assai maggiore e ingovernabile del Destino? In altri termini: per quanto sia in grado di gestire con destrezza la propria barca inclinando liberamente la vela con intelligenza e coraggio secondo necessità, fino a che punto sarà mai possibile per l'uomo/navigante non dover fare i conti con quell'elemento motore esterno, imponderabile e incontrollabile, che è il Vento?
Di qui la domanda cruciale: in definiva, "Più libera è la barca/o l'aria che la spinge?" E la conclusione, forse razionalmente ineludibile a dispetto di ogni più roseo ottimismo, è che la libera volontà del vento si beffa di qualsiasi abile sforzo umano per piegarla: non potendola domare, occorre forse solamente saperla subire.
Roberto Vittorio Di Pietro
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