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lunedì 9 gennaio 2017

In ricordo di CLAUDIO GORLIER - di Danila Oppio


E' scomparso Claudio Gorlier, il 4 gennaio del corrente anno, professore di Letteratura dei Paesi di lingua inglese, all'Università di Torino. E' deceduto  nella sua casa torinese per le complicanze di una caduta. Aveva 90 anni, è stato anche giornalista e traduttore, uno dei primi docenti in Italia di Letteratura Americana.

Dopo le docenze all'università Ca' Foscari di Venezia e alla Bocconi di Milano, era approdato sotto la Mole come uno dei primi docenti in Italia di letteratura americana, inaugurando poi gli studi sulle letterature post-coloniali.
Nato a Perosa Argentina nel 1926, Gorlier fu anche giornalista e traduttore: caposervizio all'Unità, collaboratore per la Gazzetta del Popolo, La Stampa, il Corriere della Sera e Panorama.
Sarà cremato lunedì 9 gennaio al Cimitero Monumentale di Torino. Ovvero oggi.

Riporto un articolo di Ida Bozzi, per il Corriere. It.
Si è spento uno degli studiosi italiani più brillanti di letterature inglese, irlandese e americana, Claudio Gorlier. Nato nel 1926 a Perosa Argentina (in provincia di Torino), Gorlier è stato scrittore, giornalista per diverse testate (aveva iniziato a «L’Unità»), critico letterario e docente di Letterature dei Paesi di lingua inglese all’Università del capoluogo piemontese. Era stato tra l’altro il primo a vincere una cattedra di letteratura americana nel nostro Paese.
Amico e sodale di Primo Levi, Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Italo Calvino e soprattutto di Carlo Fruttero, lo studioso era stato anche collaboratore del «Corriere della Sera» per un decennio, dal 1967 al 1977.
Proprio Gorlier aveva ispirato a Fruttero e a Lucentini un personaggio nel romanzo La donna della domenica, quello dell’americanista Bonetto. Aveva curato le Opere di Herman Melville per i Meridiani Mondadori, tra le sue opere, ricordiamo L’ universo domestico. studi sulla cultura e la società della Nuova Inghilterra nel secolo XIX (Jaca Book, 1962) e Letteratura del Rinascimento americano (Jaca Book, 1993).

Il nome dell’emerito professore l’ho appreso tempo fa da Roberto Vittorio Di Pietro,è stato  lui stesso a darmi  notizia della scomparsa dell’esimio professore. 
Come condivisione al dolore  del  poeta e critico letterario, desidero pubblicare un ricordo di Gorlier. 
Proprio in questi giorni, stavo rileggendo alcune sillogi poetiche di Di Pietro, e sono incappata nella pagina “Di lui si è scritto”, inserita in calce alla silloge poetica “IL VERO, IL BELLO…L’ANELLO CHE NON TIENE”.
Claudio Gorlier scrisse la postfazione di “In soliloquio dialogando”, che con grande emozione riporto qui sotto:




Danila Oppio


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