benvenuti

Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

martedì 31 gennaio 2017

Galleria d'arte: DANTE GABRIEL ROSSETTI e...Danila Oppio

Poiché Dante Gabriel Rossetti era un grande amico di John Everett Millais, mi è venuto in mente che, tempo addietro, avevo copiato un suo dipinto. La moglie di Rossetti era Elizabeth Siddal, la sua modella preferita, ma lo fu anche per altri pittori preraffaelliti, come l'amico Millais e molti altri. Ora sorge spontaneo un dubbio: quella donna dai capelli rossi, ritratta da Millais, è proprio sua moglie Effie o si tratta di Elizabeth? 
In ogni caso, ecco il dipinto di Rossetti:



e la mia copia, realizzata su carta speciale per gessi ad olio, e che ho tentato di fotografare, ma avendolo fatto con la webcam, non è inquadrata al meglio per cui ho eseguito diversi scatti. 








Franco Corelli: L'ultima canzone (1973)

domenica 29 gennaio 2017

To' chi si vede!!! di Danila Oppio

Oggi stavo navigando in internet e mi sono imbattuta in un'immagine che mi ha riportato indietro nel tempo.
Durante l'anno 2012 ho collaborato col poeta Gavino Puggioni, per una sua silloge poetica dal titolo NELLE FALESIE DELL'ANIMA - O delle umane emozioni, curandone la rilettura, scrivendone una prefazione e illustrando qualche pagina interna con miei disegni. Per la copertina, avevo individuato una fotografia di un bimbo meraviglioso, poiché il libro è dedicato a tutte le bambine e i bambini di tutti i colori. La ragione più profonda, era collegata alla prima poesia inserita nella silloge: "Il bambino con la chiave". 
Quella foto, Poggioni l'ha trasmessa alla brava disegnatrice Debora Cabboi, che l'ha rielaborata secondo le aspettative del poeta.

Eccola!


E questo è il disegno elaborato da Debora Cabboi
ovvero, il bambino con la chiave


Così è stata poi realizzata la copertina


E adesso arriva il bello! A suo tempo, avevo trovato quell'unica foto di quel bimbo scalzo, ma a pensarci bene, lo vediamo solo di spalle...
Quale volto avrà? me lo sono chiesta molte volte, ma poi ho lasciato perdere, pensando che in fondo non era importante conoscerne il visetto: quel bimbo aveva l'unico scopo di rappresentare tutti i bambini del mondo.
Però il destino ha voluto diversamente...così oggi, ho visto il meraviglioso viso di quel bimbo, e lo faccio conoscere anche a voi...troppo carino!!

Spero porti fortuna all'autore de "Nelle Falesie dell'anima" e che possa presto pubblicare una sua nuova opera. Glielo auguro di vero cuore.

Danila Oppio



venerdì 27 gennaio 2017

Recensione di Aria Saracena al libro Dagli Appennini alle Alpi di Tommaso Mondelli


Mi è piaciuta l'idea di titolare questa bella recensione: Piccolo mondo antico, e volentieri la pubblico. Desidero aggiungere che  a questa edizione ho collaborato con una postfazione, oltre che aver revisionato tutto il testo, eseguito ricerche sulle note storiche, inserito le immagini e studiato la copertina per la quale ho scelto uno scorcio di Monteforte Cilento, paese natale dell'Autore.
Danila Oppio 


Piccolo mondo antico
"Era bello il mondo di allora avvolto in una sua candida certezza."
C'era un tempo in cui, quando mi capitava qualche rivista sotto mano, cercavo articoli che parlassero della vita e delle esperienze delle persone comuni, semplici, ma proprio per questa semplicità, grandiose nella loro unicità.

Per questo motivo leggere queste pagine di ricordi è stata per me una piacevole esperienza. È un po' come tornare bambini ed ascoltare i racconti dei nonni davanti al caminetto o sul divano.
È l'avidità di conoscere il passato delle persone, il piacere di sentire raccontare di un tempo che non è stato il nostro, di qualcosa che perderemmo se non ci fosse consegnato dalla tradizione orale o meglio ancora, come fa Tommaso, dalla scrittura.
Ho letto quasi tutta la sintesi della vita di Tommaso Mondelli e questo è il periodo che, per ora, mi piace di più.
Forse perché mi fa tornare indietro nel tempo, quando la vita per molti versi era più semplice e seguiva ritmi diversi, più lenti, scanditi da riti e tradizioni della civiltà contadina; un tempo in cui forse erano diverse anche le persone.

Questi squarci di vita abbracciano un arco temporale che va dal 1919 (anno di nascita di Mondelli) al novembre del 1937 (quando entra a far parte del 25^ Reggimento artiglieria di montagna di Asti), dall'infanzia alla giovinezza dell'Autore.

Si leggono le marachelle di un ragazzino con delle armi, i ricordi della casa paterna e dei legami familiari, i primi amori e le prime delusioni, scene di vita agrosilvo pastorali, la conquista dell'impero.
Tanti racconti che sono squarci di vita vissuta intrecciatisi con i grandi eventi storici dei primi decenni del Novecento.

Perfetta la Prefazione di Laura Vargiu. Azzeccatissima la citazione presente nelle ultime pagine del libro.
"Gli anni della storia sembrano lunghi e lontani,

ma in realtà non sono che un soffio,
e gli avvenimenti apparentemente dispersi
in quella dimensione della storia che è il tempo
sono in realtà vicini e collegati
da quel misterioso robustissimo filo
che è la memoria degli uomini."
(Andrea Rossi)

Aria Saracena

lunedì 23 gennaio 2017

VIAGGI - racconti mediterranei - di Laura Vargiu - recensione di Danila Oppio


VIAGGI – Racconti mediterranei

La capacità descrittiva - di Laura Vargiu - dei luoghi e delle situazioni, e  con tale dovizia di particolari, mi ha così coinvolta, nel racconto “Il bambino di Bosa”, che mi sembrava di affiancare Anna, lungo le vie di quella città. Mi pareva di vederlo da vicino, quel bimbo dal nome angelico di Serafino, che è uscito dalla penna di Laura, come fosse un piccolo fiore tra i dirupi dell’esistenza della protagonista, e l’ha condotta per mano, fino al discernimento di una giusta decisione. Non vado oltre, per non privare della sorpresa i lettori.
E poi, un’altra storia di donne, quella di Chiara e Patrizia: un’amicizia tanto forte, da sconfiggere la noia e la tristezza di una vita vissuta senza entusiasmo, che ha portato alla decisione di affrontare un viaggio, alla ricerca delle proprie radici o, forse meglio ancora, di una nuova e più felice esistenza. Verso dove? Si saprà leggendo il racconto, anche questo, d’indubbia bellezza. Piacevole la lettura de “Il palombaro ciclista”, di “Bugie” e, altrettanto interessante, conoscere le peripezie del personaggio che si è venuto a trovare presso Allenby, il ponte frontaliero tra Giordania e Israele, nel racconto titolato Frontiera. Vi si trovano, nel libro, alcuni altri godibili racconti, riuniti nella recente edizione del libro Viaggi dell’autrice Laura Vargiu, edito da LargoLibro. Ho scelto di soffermarmi solo su alcune storie, quelle che mi hanno colpito in modo particolare, pur avendo apprezzato ogni altro racconto contenuto nel libro.
L’autrice ha dedicato questa sua opera a Tommaso Mondelli, un soldato di ieri, che le narrò una vicenda accaduta a un suo cugino, dalla quale Laura ne trasse il racconto titolato “Il piroscafo”, nonché “La partenza” che ha invece coinvolto personalmente Mondelli e che fa parte del testo di “Settimane bianche e crociere a costo zero”, romanzo autobiografico di Mondelli e curato in tutte le sue parti, compresa la prefazione, da Laura stessa.
Quasi tutti i racconti, radunati in questa edizione, hanno ottenuto riconoscimenti o la pubblicazione in varie antologie.
Mi piace chiudere questa mia breve recensione, con l’ultima frase contenuta nella “Nota dell’autrice”: "Qualsiasi riferimento a fatti e persone è puramente casuale. Tranne ciò che non lo è”.  Mi ha strappato un sorriso, avvertendo traccia di humor inglese!
E’ proprio necessario che aggiunga qualche complimento? O non risulta abbastanza chiaro, il mio apprezzamento sulla proprietà di linguaggio e la penna duttile e sopraffina di Laura, scrittrice e poetessa a tutto tondo? Ma certo, Laura sa di  poter contare sulla mia altissima stima.
Danila Oppio

domenica 22 gennaio 2017

I CIELI DI GERUSALEMME di Laura Vargiu - recensione di Tommaso Mondelli


 
   
              I CIELI DI GERUSALEMME

     La promettente scrittrice cagliaritana Laura Vargiu irrompe ancora sulla scena, poco prima del Natale scorso, con due nuove pregevoli opere, a distanza di breve tempo dall’aver pubblicato altri libri. Nel frattempo ha partecipato a numerosi concorsi letterari, qualificandosi sempre ai primi posti, con racconti e poesie.
    Mi riferisco a “VIAGGI Racconti mediterranei” un testo in prosa, e a “I CIELI DI GERUASALEMME e altri versi vagabondi”, in poesia.
Desidero occuparmi, in particolare, della sua notevole, profonda, alta e rigogliosa  opera poetica.
Le settanta pagine si leggono d’un fiato, ma occorre tornare a rileggerle con profonda attenzione, per coglierne appieno i frutti che il prezioso scrigno raccoglie.

ooo0ooo

    “Si specchiano i cieli di Gerusalemme / nella vanità delle cupole d'oro ...”
L'oro e, a lato, sotto le rovine materiali e morali di due popoli fratelli, cui non è dato diritto alla pace, che dovrebbero vivere in armonia e benessere, mentre sono preda dell'avidità, voracità e ingordigia di chi li usa come pedine degli scacchi, pro loschi affari. Non è solo una vergogna, è una barbarie allo stato puro.
     “Una sera ad Amman / vidi me stessa ...”
Un incontro geniale tra natura e uomo che sostiene il confronto nella finalità dell'essere per l'armonia con la natura, per un pacifico confronto, rispecchiarsi in lei, ma per questo dobbiamo conoscerla, per non violentarla.
     “Veloci e distratte / le strade del Cairo ...”
Dove si condensa la marea umana all'ombra di maestose Piramidi pronte a testimoniare la grandezza e la miseria di un’antica e solenne civiltà, custode di una preziosa biblioteca che ha conosciuto i fasti gloriosi della cultura, come l'ignoranza e la barbarie dei primi roghi.        
     “Quel giorno, al confine dei giorni / quando ritroverò il mio tempo / rimasto ad aspettare / sulla soglia delle stagioni inespresse / e la felicità sarà / soltanto un infinito viaggio / che non impone partenze / né attende ritorni ...”.
     Il pellegrino solitario di questa valle di lacrime, quando arriva dove il futuro si blocca, non può che sedersi e voltarsi indietro per fare il bilancio del suo passato e, nel rammarico di non poter convertire gli errori, si arrende al destino che gli è stato assegnato: non essere il re dell'universo, ma una cosa tra le cose.
     E tra “... parole e pensieri …” e voli pindarici, di verso in verso, si legge: “Vorrei un mondo solidale più che digitale ... un mondo dove d'indecente / resti sempre l'onestà della tua mente”.
Guida e bussola della nostra terrena crociera fino a che giungeremo stanchi all'ultimo porto.
    “Resta solo il silenzio / a cova tra le ceneri / del nostro tempo già spento...”.
Il tempo delle accese speranze e delle illusioni perdute, le sconfitte subite, e non resta che il silenzio, il darsi per vinti o reagire in modo energico per rimanere vivi sulla ribalta, e la poetessa Vargiu lo fa con il suo forte estro per la scrittura e la genialità della sua poesia. Non c'è qualcosa di leopardiano nei suoi struggenti versi? A mio parere sì, e tanto.
     Consiglio vivamente di leggere queste sue toccanti liriche.
                                                                   Tommaso Mondelli

lunedì 9 gennaio 2017

In ricordo di CLAUDIO GORLIER - di Danila Oppio


E' scomparso Claudio Gorlier, il 4 gennaio del corrente anno, professore di Letteratura dei Paesi di lingua inglese, all'Università di Torino. E' deceduto  nella sua casa torinese per le complicanze di una caduta. Aveva 90 anni, è stato anche giornalista e traduttore, uno dei primi docenti in Italia di Letteratura Americana.

Dopo le docenze all'università Ca' Foscari di Venezia e alla Bocconi di Milano, era approdato sotto la Mole come uno dei primi docenti in Italia di letteratura americana, inaugurando poi gli studi sulle letterature post-coloniali.
Nato a Perosa Argentina nel 1926, Gorlier fu anche giornalista e traduttore: caposervizio all'Unità, collaboratore per la Gazzetta del Popolo, La Stampa, il Corriere della Sera e Panorama.
Sarà cremato lunedì 9 gennaio al Cimitero Monumentale di Torino. Ovvero oggi.

Riporto un articolo di Ida Bozzi, per il Corriere. It.
Si è spento uno degli studiosi italiani più brillanti di letterature inglese, irlandese e americana, Claudio Gorlier. Nato nel 1926 a Perosa Argentina (in provincia di Torino), Gorlier è stato scrittore, giornalista per diverse testate (aveva iniziato a «L’Unità»), critico letterario e docente di Letterature dei Paesi di lingua inglese all’Università del capoluogo piemontese. Era stato tra l’altro il primo a vincere una cattedra di letteratura americana nel nostro Paese.
Amico e sodale di Primo Levi, Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Italo Calvino e soprattutto di Carlo Fruttero, lo studioso era stato anche collaboratore del «Corriere della Sera» per un decennio, dal 1967 al 1977.
Proprio Gorlier aveva ispirato a Fruttero e a Lucentini un personaggio nel romanzo La donna della domenica, quello dell’americanista Bonetto. Aveva curato le Opere di Herman Melville per i Meridiani Mondadori, tra le sue opere, ricordiamo L’ universo domestico. studi sulla cultura e la società della Nuova Inghilterra nel secolo XIX (Jaca Book, 1962) e Letteratura del Rinascimento americano (Jaca Book, 1993).

Il nome dell’emerito professore l’ho appreso tempo fa da Roberto Vittorio Di Pietro,è stato  lui stesso a darmi  notizia della scomparsa dell’esimio professore. 
Come condivisione al dolore  del  poeta e critico letterario, desidero pubblicare un ricordo di Gorlier. 
Proprio in questi giorni, stavo rileggendo alcune sillogi poetiche di Di Pietro, e sono incappata nella pagina “Di lui si è scritto”, inserita in calce alla silloge poetica “IL VERO, IL BELLO…L’ANELLO CHE NON TIENE”.
Claudio Gorlier scrisse la postfazione di “In soliloquio dialogando”, che con grande emozione riporto qui sotto:




Danila Oppio


martedì 3 gennaio 2017

NON UCCIDERE - Caino e Abele dei nostri gioni




Ho partecipato a questa proposta editoriale, per la pubblicazione in antologia di poesie contro la cattiveria umana, spesso gratuita. L'invito mi è stato declinato da Izabella Teresa Kostka e Lorenzo Spurio. Sono state accolte tre mie opere e ringrazio vivamente gli organizzatori.
L'antologia è nata a scopo benefico, e quando si tratta di dare una mano, sono sempre disponibile.

LA LISTA DEI POETI E DEI BRANI SELEZIONATI PER L’ANTOLOGIA “NON UCCIDERE. CAINO E ABELE DEI NOSTRI GIORNI” a cura di Izabella Teresa Kostka e Lorenzo Spurio.  
Con la presente siamo ad inoltrare l’esito finale della selezione di testi poetici per l’antologia tematica “Non uccidere” a cura di Izabella Teresa Kostka e Lorenzo Spurio. L’iniziativa, volta a raccogliere testi poetici che a loro modo forniscano elementi di riflessione su episodi sociali in cui il tema della violenza è al centro dell’interesse, ha una sua finalità benefica, volendo destinare il ricavato derivante dalla vendita della antologia, detratto dei costi di stampa a cura della The Writer Edizioni di Milano, all’Associazione contro la violenza sulle donne “Pronto Donna” di Arezzo (www.prontodonna.it).
Vi ringraziamo tutti per aver voluto aderire a questo progetto che ci ha dato grande soddisfazione per l’ampia quantità dei materiali pervenuti ed onore nel leggere i vostri componimenti ai quali è seguito un commento serrato di entrambi i curatori. Il lavoro di selezione non è stato semplice né veloce e ha coinvolto i curatori con ulteriori riletture, scambi di opinioni e quant’altro.
L’esito derivante da questo attento processo di selezione e valutazione è contenuto nella lista che fa seguito a questa comunicazione.
Ricollegandoci a quanto contenuto già nel bando di selezione alla antologia, è nostro interesse ricordare alcune cose importanti che regoleranno lo svolgimento dell’iniziativa verso il successivo cammino editoriale.
1. La selezione operata dai curatori è insindacabile e non verranno fornite motivazioni circa l’esclusione al progetto di determinati testi od autori.
2. Ogni autore selezionato si impegna, con successivo modulo-liberatoria che verrà poi inviato, all’acquisto minimo di 2 (DUE) copie della antologia al prezzo di 20€ (VENTI EURO) comprensivo di spese di spedizione mediante piego di libro ordinario.
I curatori
Izabella Teresa Kostka
Lorenzo Spurio 

 LA LISTA  DEI POETI E DEI BRANI  SELEZIONATI PER L’ANTOLOGIA  “NON UCCIDERE. CAINO E ABELE DEI NOSTRI GIORNI” (in ordine casuale):
1. Candido Meardi 2 brani: “Felicità a Berlino 1945”, “Recitativo Ruanda 1944”
2. Francesco Battaglia 2 brani:  “Il cappio”, “Il patto”
3. Maria Rosa Oneto 2 brani: “È tempo di misericordia”, “Il tuo perdono” 
4. Maria Pompea Carrabba 2 brani: “Gaza”, “Noi e la vita da niente”
5. Anna Fresu 3 brani: “Il marchio di Caino”, “E poi venne lo sparo”, “Polvere”
6. Grazia Fresu 3 brani: “Datemi i vostri bambini”, “Guerra”, “Tacchi forti” 
7. Maria Luisa D’Amico 2 brani: “Come le onde”, “Dedicata a…”
8. Danila Oppio 3 brani: “Delicate suggestioni”, “Ululato”, “Violenza”
9. Lucia Bonanni 2 brani: “Foglia nel vento”, “Maschera veneziana” 
10. Lucia Audia 1 brano: “Perle nel buio” 
11. Maria Giulia Mecozzi 1 brano: “Lo stupro” 
12. Tania Scavolini 3 brani: “La bimba con l’orsetto”, “Chi proteggerà la mia ombra”, “Terra”
13. Tania Di Malta 1 brano: “Anime nere”
14. Fernanda Campagnuolo 2 brani: “Giochi perversi”, “L’acro odore dei pregiudizi” 
15. Antonella Vara 1 brano: “Olocausto” 
16. Luigi Maione 2 brani: “Canto muto”, “Il nostro tempo” 
17. Rossana Angeli 2 brani: “Donna”, “Noi bambini della guerra”
18. Carla Abenante 1 brano: “Silenzi” 
19. Maria Teresa Tedde 2 brani: “I bambini di Aleppo”, “Rauca la mia voce di pianto” 
20. Cecilia Minisci 2 brani: “L’urlo di Angelo”, “Un novembre di Fossoli”
21. Susan Moore  (Paola Carriera) 3 brani: “Se fossi tu”, “Qui non si scappa”, “Ci saranno ancora fuochi” 
22. Luigi Balocchi 3 brani: “Botte”, “Il pasto di Dioniso”, “Compere d’amore”
23. Franca Donà 2 brani: “Malika”, “Tracce di rossetto” 
24. Mariella Bernio 2 brani: “Da allora”, “Una storia come tante”
25. Giuseppe Leccardi 2 brani: “Bataclan”, “Mai più la guerra” 
26. Pasqualina Di Blasio 1 brano: “Nutrire il pianeta” 
27. Carlo Zanutto 1 brano: “Quanto odio puoi avere” 
28. Laura Piazza 3 brani: “Nell’abisso”, “In nome di quale Dio”, “In attesa di un segno” 
29. Michela Zanarella 2 brani: “Pugni sul cuore”, “Io non ho paura” 
30. Bruno Daga 2 brani: “Il sangue degli dei”, “Sposa” 
31. Laura Barone 2 brani: “Per ogni donna uccisa”, “Vengo da guerre lontane” 
32. Enzo Bacca 3 brani: “Ti porterò un fiore, Ahmed”, “Kamal, dieci anni”, “Al sole della controra”
33. Elvio Angeletti 3 brani: “Libera il tuo sorriso”, “Mani di cera”, “Non tacere” 
34. Patrizia Varnier 1 brano: “A che serve un aquilone?”
35. Tina Ferreri Tiberio 1 brano: “Chicca, ti chiamavano Chicca”
36. Emanuele Marcuccio 1 brano: “Ad Astianatte” 
37. Gaetano Catalani 2 brani: “La malerba”, “E le stelle stanno a guardare”
38. Salvatore Greco 1 brano: “Occhi stanchi di piangere”
39. Sergio Camellini 2 brani: “L’orgoglio della femminilità”, “Male, perché?”
40. Francesca Luzzio 1 brano: “Indietro” 
41. Doris Pascolo 1 brano: “Un pianto nel silenzio” 
42. Rosanna Di Iorio 3 brani: “Turbe dei nostri tempi”, Numero quattrocentoottantatre, maschio, appena tre anni e forse meno”, “Senza voce”
43. Margherita Bonfilio 2 brani: “Amore malato”, “Una sera come tante”
44. Gianni Palazzesi 1 brano: “Il bambino sulla riva” 
Partecipazione Straordinaria di Fabrizio Romagnoli (attore cinematografico e teatrale, regista, drammaturgo e insegnante) con un monologo teatrale sul bullismo che verrà pubblicato all’interno della raccolta.
Congratulazioni a tutti!
I curatori dell’antologia: 
Izabella Teresa Kostka e Lorenzo Spurio 
3 gennaio 2017