Ad un bambino
Ho disegnato nel deserto
rivoli d'acqua cristallina
perché arrivassero alle tue labbra
perché il tuo corpicino ridesse
e si riempisse dell'amore
che io sento per te
Ho contato granelli di sabbia
creando sentieri per scoprire
il tuo villaggio
mentre la luna mi regalava
la scia per lenire
i tuoi dolori,
quelli che ho toccato
asciugando le tue lacrime
frammiste alle mie
che contavano poco o niente.
Incontrandoti
ho pianto, ho urlato
ho graffiato la tua terra
inaridita
che non dava segni di vita
Solo dolore e abbandono
dentro le tue ossa
ornate di esile carne
e basta
E dopo...
e dopo, non lontano da te
luci sfolgoranti
divise militari, prepotenti
lusso, locali di perdizione
e vita beata
Erano e sono i tuoi testimoni
perché tu possa rimanere
quello che sei e sarai
solo e nulla più!
Gavino Puggioni
Da Nelle Falesie dell'Anima
Molto toccante e amara. Infito sgomento.
RispondiEliminaGraziella
Caro Gavino, Auguri!
RispondiEliminaGraziella
Mi piacciono molto le tue poesie contro l'iniquità e le ingiustizie del mondo in particolare riguardanti i piccoli innocenti. Hai tutta la mia ammirazione
RispondiEliminaGiovanna