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lunedì 24 giugno 2013

20 ANNI DI POESIA

Ho "riesumato" in rete, questo articolo di Giuseppe Genna, riguardante il 20° anniversario, festeggiato nel 2008, quindi quest'anno l'editore Crocetti ha raggiunto con Poesia, le nozze d'argento! L'ho fatto, perché da oggi e in seguito, pubblicheremo qualche poesia tratta dalla rivista di cui stiamo parlando. Mi pare interessante come un editore sia riuscito a lanciare sul mercato i versi poetici, che come dal sottostante articolo, sono poco apprezzati dagli italiani, tanto da essere chiusi nel cassetto del dimenticatoio! 


Giuseppe Genna
carmillaonline.it, 14 gennaio 2008

È un onore e una felicità, per una rivista come Carmilla, celebrare i vent’anni di vita di un’altra rivista, cartacea, che indefessamente ha affrontato e vinto, grazie alla pervicacia del suo editore e direttore, una sfida pressoché impossibile da condursi nel nostro Paese. Parliamo dei vent’anni di vita di Poesia, magazine interamente dedicato al mondo dei versi, impresa eroica e riuscita il cui merito è ascrivibile nella quasi totalità a Nicola Crocetti. Questa sera a Milano, nella prestigiosa sede di Palazzo Reale, Poesia si autocelebra e viene celebrata da importantissime personalità della poesia mondiale: il Nobel Seamus Heaney, il quasi Nobel Yves Bonnefoy, Tony Harrison e Titos Patrikios. Sarà Moni Ovadia a leggere versi dal numero speciale della rivista (dalle ore 21, posti fino a esaurimento).
Vorrei descrivere l’importanza di questa scalata editoriale all’Everest dell’ignoranza nazionale, fregiandomi di avere fatto parte, negli anni della mia formazione, di uno dei molti staff che Crocetti ha radunato intorno a sé per riuscire a portare in edicola e vendere, ogni mese, una media di ventimila copie – il che fa di Poesia la rivista di settore più venduta e letta al mondo. Più di dieci milioni di italiani scrivono poesie.
L’editoria di poesia, nelle sue principali collane, cioè Lo Specchio di Mondadori e la Bianca di
Einaudi, è ferma al palo, con vendite che mettono a continuo repentaglio l’esistenza stessa delle
due collane.La poesia internazionale contemporanea è praticamente non tradotta in Italia e,
spesso, di conseguenza, non studiata dai poeti italiani. La poesia italiana è considerata marginale
nella sua produzione anche per questo motivo.
Gli italiani, che già stentano a leggere narrativa e saggistica, sembrano non avere voglia di leggere
poesia. Con clamorose contraddizioni, però. A partire dal fatto che, nell’indicizzazione di
Google, la seconda parola più ricercata dopo “sex” è “poetry” (poesia). Oppure considerando le vendite di un’iniziativa editoriale di qualche anno fa: i Miti Poesia di Mondadori vendettero fino a un
milione di copie per titolo. Tuttavia l’eccezione più clamorosa, nel desolante panorama dell’editoria poetica nostrana, è proprio costituita dalla rivista Poesia, dalla sua persistenza nel giungere a
una distribuzione costante in edicola (il che, garantisco da addetto ai lavori, è un’impresa praticamente impossibile per un simile mensile) e dallo specifico carattere che il magazine di Crocetti ha assunto, dopo due direzioni affidate a poeti, cioè Patrizia Valduga e Maurizio Cucchi,
dall’illuminata guida dello stesso Nicola Crocetti.
Che non a caso è la persona che ha letto il maggior numero di versi, del passato e del presente,
che io abbia mai conosciuto. È nell’impostazione della stessa rivista il segreto del successo di Poesia. Per continuare a leggere, aprite il link qui sotto.

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