IL CIRCO

Camminare in bilico

su un filo d'acciaio

retto da due nemici

non è come

essere al circo dei divertimenti

Eppure in questi anni

così belli per pochi

così bruti per tanti

questo filo

continua a resistere

sopra a un baratro

di infelicità di miserie

di ingiustizie e sopraffazioni

Lo guardiamo

attoniti, incoscienti

a volte plaudenti

a volte dissenzienti

ma non sappiamo

Pare di godere

pare di soffrire

mentre la gente

muore per le strade

invocando tutto

e tutti del mondo

Ma non capiamo

quanto è grande

quanto è lungo

quel filo

e allora ci aggrappiamo

all'alba, al mattino

al giorno che passa

al tramonto

al silenzio della notte

e continuiamo a sperare

a convincere noi stessi

che dal niente

che dalla violenza

nasce violenza

che dall'amore nasce amore

se questo avverrà

Gavino Puggioni

18 marzo 2003

Da L'arcobaleno in giardino
Nel silenzio dei rumori