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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

lunedì 25 marzo 2013

4 IL VENTO DELLA NOTTE




Nella  tenera  mezzanotte dell'estate
una luna chiara scintillava di luce
la finestra aperta del salotto
e i roseti bagnati di rugiada.

Io sedevo pensando fra me e me,
il vento dolce mi muoveva i capelli;
mi diceva che il Cielo era glorioso.
Che la terra dormiente era leggiadra.

Non c'era bisogno per me che il suo alitare
mi portasse simili pensieri,
eppure mormorava piano piano:
“I boschi come saranno oscuri!

“Fitte foglie nel mio sussurrare
stormiscono tutte come fossero un sogno
e tutte le mille voci ch'esse c'hanno
sembra che di spirito siano tutte fatte”

Gli dissi: “ Va', nobile cantore,
la tua voce amorosa è sì gentile,
ma non credere che tutta la sua musica
possa davvero toccare la mia mente.

“Gioca coi fiori profumati,
coi rami docili di quel giovane arbusto,
lascia i miei umani sentimenti
da soli scorrere per la loro via”.

Ma il vagabondo non mi dava ascolto;
il suo bacio si fè sempre più caldo -
“ Oh vieni “, sospirò teneramente,
“Ti vincerò anche se tu non vuoi.

“Non siamo forse amici dall'infanzia?
Non ti ho amata per tutto questo tempo?
Così a lungo come tu  la notte hai amato
il cui silenzio desta la mia voce.

“Quando il tuo cuore si giacerà nel sonno
sotto la pietra del cimitero
quanto tempo avremo io per lamentare
e tu per esser sola”.

                                                                            F.B.

Emily Bronte

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