Donna nuda, donna nera
Vestita del tuo colore che è
vita, della tua forma che è bellezza!
Sono cresciuto alla tua
ombra; la dolcezza delle tue mani bendavano i miei occhi.
Ed ecco che nel cuore
dell'Estate e del Meriggio, ti scopro dall'alto di un colle calcinato, Terra
Promessa
E la tua bellezza mi fulmina
nel mezzo al cuore, come il lampo di un'aquila.
Donna nuda, donna scura
Frutto maturo dalla polpa
soda, buia estasi del vino nero, bocca che fai lirica la mia bocca.
Savana dai limpidi orizzonti,
savana fremente alle ardenti carezze del vento dell'est
Tam tam scolpito, tam tam
teso che risuoni sotto le dita del Vincitore,
La tua voce di contralto è il
canto spirituale dell'amata.
Donna nuda, donna oscura
Olio che nessun soffio può
increspare, olio calmo
sui fianchi dell'atleta, sui
fianchi dei prìncipi del Mali
Gazzella dalle giunture
celestiali, le perle sono stelle sulla notte della tua pelle.
Delizia per i giochi della
mente riflessi dell'oro rosso sulla tua pelle marezzata,
All'ombra della tua chioma,
la mia angoscia si rasserena ai soli vicini dei tuoi occhi.
Donna nuda, donna nera
Canto la tua bellezza che
passa, la tua forma che fisso nell'Eterno,
Prima che il Fato geloso ti
incenerisca per nutrire le radici della vita.
Lèopold Sèdar Senghor
da “SENGHOR – Poesie
dell'Africa -
Bandecchi &Vivaldi
Editori
2009
Lèopold Sèdar Senghor, il massimo poeta africano, è una delle figure più autorevoli della cultura mondiale.
Padre della NEGRITUDINE, il grande movimento di affermazione della specificità culturale africana, è un cantore sublime dell'unità dell'uomo con la natura.
Senghor fu eletto primo Presidente della Repubblica del Senegal nel 1960, dopo la liberazione dal colonialismo
francese e ha guidato il suo paese per venti anni.
Lui cristiano in un paese
musulmano, a dimostrazione della tolleranza religiosa esistente in Senegal.