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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

martedì 13 novembre 2012

IN PRIGIONE


VAN GOGH: SOBBORGO DI PARIGI 


Non riesco che a disprezzarti,
sobborgo addormentato,
ammalato,
abbandonato
dall’ignavia dei suoi abitanti,
dubitanti,
inquietanti,
che ergono mura di siepi spinose,
astiose,
riottose,
per sottrarsi agli sguardi curiosi,
insidiosi,
invidiosi,
dei vicini troppo invadenti,
indisponenti,
maldicenti.

Mentre io resto sola,
il mio spirito vola
verso le vette montane,
sempre più lontane.
Non riesce più a sognare,
si limita ad osservare.

Sobborgo carico d’ignoranza,
hai distrutto ogni mia speranza.
  

Rosella Rapa



2 commenti:

  1. Cara Rosella, anche per me è così.
    Nella periferia della mia piccola città.
    E ci pesa questo clima ostile appiccicoso.
    Meglio guardare oltre la finestra e sognare le colline.
    Unsaluto affettuoso.
    Graziella

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  2. Ciao Graziella. Chissà quanti altri si ritrovano in questi villaggi-dormitorio, dove non si ha neppure il piacere di poter fare una rilassante passeggiata. Mi dispiace che anche tu soffra di questa situazione. :(
    Grazie per il commento :) Almeno noi ci scriviamo!
    Rosella

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