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mercoledì 24 ottobre 2012

AMO LA TUA LETTERA


Lettera di Garibaldi a alla Signora Shillipson di Londra
che gli richiedeva una ciocca di capelli!



   Amo la tua lettera dolce più del sabato pomeriggio
Più delle vacanze la tua parola di sogno azzurro
Il profumo dei manghi mi prende alla nuca
e come vino di palma in una sera di tempesta l'aroma femminile delle goyaves
Le tempeste  suscitano gli spiriti, il palazzo bianco si scuote dalle fondamenta di pietra
Mi è difficile prendere sonno, disteso sotto la lampada, sotto la violetta del Cap.
La stagione s'è annunciata sui tetti con  i venti violenti del Sud Ovest
Gonfia di burrasche, carica di passioni.
Le rose altere e i rododendri esalano l'ultimo profumo
Come dame alla fine del ballo
I fiori delle bouganvilles si disfanno delicatamente
Quando i tamarindi che sanno di limone accendono le loro stelle d'oro.
Dal fondo, sale, aggredendo le mie radici, l'odore dei neri serpenti
A consacrare la stagione dello svernamento.
Nel giardino i pavoni si aprono, è la stagione degli amori
Mutilano sui prati, principi purpurei, i flamboyants
Dal cuore di luce e i grandi gladioli di scarlatto e d'oro.
Mi assalgono tutti gli odori dell'umido primordiale e della vegetazione marcita.
Nozze di sangue e carne – anche se solamente nozze dell'anima – quando sarai tra le mie braccia
Mango maturo, goyave aperta, sospiro ah! fervido alito di freschezza.
Mi piace la tua lettera azzurra, più dolce dell'issopo
E la tua tenerezza che mi confida di te, amica mia.


Lèopold  Sèdar  Senghor
da  Poesia dell'Africa
Bandecchi&Vivaldi Editori
Aprile 2009 

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