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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

martedì 18 settembre 2012

UN LABIRINTO


senza risposte

né attese, ogni tanto
brilla un lustrino di luce finta.

Stiamo così, sbalorditi
mendicanti dell’essere
che sperano una speranza non caduca
o insicura. Stridiamo
canti di pavoni.

Cerchiamo l’eden nella palude. E la poesia
al centro, ammantata di segreti
dei segreti di altri segreti, abitante
succosa del luogo assetato.

Sulle nostre bocche di terracotta
restano le parole dei morti
sempre uguali nei millenni, dalla pietra
al computer: Amor dolore gioco.

Ed oltre.

Domenica Luise

(Elaborazione grafica di Domenica Luise con proprie fotografie)

3 commenti:

  1. Ehi, ci sono anch'io. Molto bello anche questo sito, cara Danila, insieme al tuo: la poesia sovrabbonda e così deve essere. Mi ci faccio subito il link. Gavino, per i poeti il tramonto si trasforma così presto in alba da passare di luce in luce.

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  2. c'è molta speranza in ciò che scrivi, Mimma, grazie infinite!

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  3. Amor, dolore, gioco! Che parole semplici e straordinarie nel medesimo tempo! Una poesia di profonda umanità e grandemente vera!

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