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domenica 16 settembre 2012

MOSCA 1956




Dalla sezione “ In esilio”
Mosca 1956

  
C'è un albero dentro di me
trapiantato dal sole
le sue foglie oscillano come pesci di fuoco
le sue foglie cantano come usignoli

è un pezzo che i viaggiatori sono scesi
dai razzi sul pianeta ch'è in me
parlano una lingua che ho udito in sogno
non ordini non vanterie non preghiere

in me c'è una strada bianca
le formiche passano coi semi di grano
i camion passano col chiasso delle feste
ma il carro funebre – è proibito – non può passare

in me il tempo rimane
come una rosa rossa odorosa
che oggi sia venerdì domani sabato
che il più di me sia passato che resti il meno
non importa

Nazim Hikmet
da “Poesie d'amore”
Oscar Mondadori

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