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sabato 14 luglio 2012

COMMIATO


“ A ricordo dell'affettuosa simpatia sentita dalla scrittrice per la nostra città, meriterebbe infine di essere riletta la poesia-commiato posta a conclusione del già citato poemetto  “Luna di miele”


Ed ora ti lasciamo, o rosea, o bella
città del mare: Addio. Diretti verso
ignoti lidi noi salpiamo sopra
un'ampia nave nera. Il golfo ride
come un lago alla luna, e i fari brillano
sul cielo e dentro l'acque. Dalla chiglia
sgorga un fiume d'argento, che si slancia
innanzi luminoso. Lentamente
svanisce all'orizzonte l'adorata
terra, e tramonta come stella l'ultimo
faro, - Fu sogno? - L'anima smarrita
guarda l'immenso circolo del mare
e si sgomenta innanzi all'infinito,
a ciò che lascia nel passato, a quanto
va incontro nel futuro. Ma una voce
cara ecco parla: - Vedi tu la pura
luna che seguir pare questa nave?
Vedi la luminosa scia che pare
argentea strada che alla luna adduca?
Non sgomentarti, o piccola selvaggia,
non pianger se laggiù tu vedi il cerulo
miraggio della tua terra natìa:
il mondo è ovunque bello, e sarà nostro
finchè la dolce e come miele cara
luna dell'amor nostro brillerà:
e brillerà per sempre, innanzi ai nostri
passi stendendo una lucente via

Grazia Deledda



dal libro di Nicola Valle
Grazia Deledda
Introduzione di Bonaventura Tecchi
Società Poligrafica Sarda - Cagliari 

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