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sabato 19 maggio 2012

Loreena McKennitt Greensleeves


La leggenda narra che a comporre il brano sia stato Henry VIII d'Inghilterra (1491-1547) per la sua futura consorte Anne Boleyn. Pare infatti che quest'ultima avesse una malformazione ad una mano e ciò la costringesse a coprirla con delle lunghe maniche (di qui potrebbe derivare il titolo Greensleeves, "maniche verdi"; ma potrebbe anche essere una modifica di un precedente Greenleaves, cioè "foglie verdi").
Anna, la figlia minore del diplomatico Thomas Boleyn, rifiutò inizialmente la corte di Re Henry. Sembra infatti che il testo della canzone si riferisca a questo nel citare lo "scortese rifiuto" dell'amata ("cast me off discourteously").
In realtà, è più probabile che l'anonimo autore, forse un amante tradito da una donna di facili costumi, abbia scritto questa canzone verso la fine del XVI secolo, successivamente quindi alla morte di Henry stesso.
La canzone, come del resto tutti i canti di tradizione popolare, fu per molto tempo tramandata unicamente per via orale o sotto forma di manoscritto. La prima versione registrata ufficialmente risale al 1580, con il titolo di "A New Northern Ditty of the Lady Greene Sleeves", ma non esiste oggi nessuna copia di questo documento. Se ne trova traccia in A Handful of Pleasant Delights (1584) come "A New Courtly Sonnet of the Lady Green Sleeves. To the new tune of Green sleeves". Tale titolo sembra dunque suggerire che il brano fosse antecedente.
Ne "Le allegre comari di Windsor" di Shakespeare (1602) un personaggio (la Signora Ford) cita ben due volte il brano "Green Sleeves".
A tutt'oggi, questa meravigliosa melodia è interpretata in svariati modi: coro di sole voci, suonata per pianoforte, per violino e per flauto, in questa versione Loreena McKennitt è insuperabile! Il quadro, dipinto dal preraffaellita Dante Gabriel Rossetti, rappresenta Lady Green Sleeves.

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