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Questo blog è di Danila Oppio, colei che l'ha creato, e se ne è sempre presa cura, in qualità di webmaster.

domenica 18 marzo 2012

INDIFFERENZA


E' il giorno che passa,
è una bambina lasciata morire
nel quartiere dei poveri
o dei finti  poveri,
di quelli che si arrangiano
e si vantano di avere una vita.
Indifferenza
è la vita di un uomo,
la vita di una donna,
stroncata, fatta scoppiare
perchè troppo bella.
Indifferenza
è l'ignoranza che ci sovrasta,
questa nuova civiltà del benessere,
è questo falso apparire ad ogni costo,
sempre, dovunque.
Indifferenza
a questi popoli che si muovono
come apolidi in fuga,
che sanno quel che vogliono
ma non osano dirlo.
Indifferenza
ai nuovi soldati di questo mondo
che cercano un altro mondo,
sconosciuto,
e lo calpestano
e credono e sperano,
ma un kamikaze li annienta.
                                                            Non pensano più.
I figli, tutti i figli
insistono.
Vogliono la vita, forse la pace,
ma di questa parola
non si fidano più.
Aiuto! Aiuto!
Gridano ma nessuno li ascolta.
Ancora indifferenza.
Solo i potenti della terra
intervengono (ma quanti sono adesso?)
con le armi, coi carri armati,
nel sangue di altri fratelli,
di bambini mai contati, tristemente.
Per il bene del mondo,
ma prima quello per sè stessi,
il comando deve avere un Napoleone.
Gli altri,
i popoli che si arrampicano sono plebe,
seppure pieni di civiltà
ormai cancellate e globalizzate.
Indifferenza
ai paradisi creati in terra
senza chiedere a questa il permesso,
calpestando e abusando
di ogni suo angolo recondito
e ritrovato
solo per la beatitudine dei vagabondi,
dei cercatori di piaceri inutili,
degli Attila di popolazioni povere
che vivevano di natura, da sempre a loro regalata.
Indifferenza
a questa natura crivellata di buchi neri,
maltrattata, che qualche volta si ribella,
alla sua maniera,
senza fucili,
senza cannoni,
soltanto coi suoi mezzi
che son quelli che hanno dato la vita.
L'acqua, il vento,
il fuoco, gli oceani,
i fiumi e le montagne
non sono indifferenza.
Così come il sole, il cielo,
la luna e le stelle
sotto le quali i bambini devono crescere
per diventare vecchi.

Per non diventare indifferenza.

 Poesia di Gavino Puggioni pubblicata sulla silloge "Il silenzio dei rumori" Magnum Edizioni 

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